Ne sont pas des garçonnes

 

Nell’immaginario collettivo la Natura spesso assume una forma astratta, aulica, quasi altra dall’essere umano.

Spesso viene astratta dalla sua forma reale, e spinta a trascinare con sé archetipi di genere. Pensando alla montagna, per esempio, il primo archetipo

che insolitamente emerge è quello dell’uomo dei boschi, dove la sua astuzia lo spinge a sopravvivere nella natura maligna e a tornare a casa.

Io credo in un altro genere di Natura, quella che ama l’essere umano tanto da metterlo alla prova per ricordargli la sua origine; una Natura che non

divide, che non separa, che non pone limiti di genere.

‘Ne son pas des garçonnes’ racconta la vita di montagna vista, voluta, vissuta, assaporata da un’ottica diversa: quella delle donne.

Raramente gli spazi naturali e bradi della montagna, le sue rocce, i suoi dirupi, i sentieri impervi, le dense nebbie e i freddi ruscelli sono considerati

terra  naturale di esseri di genere femminile.

Questo progetto fotografico racconta il lento scorrere della vita di montagna, la semplicità dei passi e al spontaneità della Natura.

Otto giovani ragazze scelgono ogni anno di passare una settimana intera nel bosco, camminando ed esplorando la natura.

Ho camminato, dormito, cucinato, respirato e fatto la pipì nel bosco con loro per una settimana.

L’ essenzialità della strada, il vivere insieme sono presto diventati piccoli rituali comuni.

 

Le ragazze amano camminare no a sentire gli aghi nelle cosce per lo sforzo, arrivare in alto e assaporare la nebbia pesante che blocca i polmoni al

primo respiro. Montano e smontano la tenda ogni giorno, la caricano sulle spalle e si incamminano per nuove mete. Cenano alle undici di sera col

fornellino a gas. Non sempre hanno voglia di lavarsi. Si raccontano segreti.

Pensano che quando torneranno a casa nessuno crederà ai metri di dislivello che hanno percorso in una settimana.

Si fanno le trecce a vicenda. Usano lo stesso coltellino lavato due giorni prima per tagliare : pane, salame, crostatina, rami.

Si perdono nel bosco, poi si fermano e tentano di ritrovare la strada.

Anche le ragazze amano la montagna, ma nessuno lo racconta. 

 

2017

 

//ing//

 

In our collective imagination Nature takes on an abstract shape, different from human’s one.

Quite often Nature is turned of her real shape cause of gender archetypes.

For example. thinking about mountains, we first think about the first  archetype: the man of the wood. His force, his cunning helps him to survive the

wild nature and come back to home safe,

I believe in a different type of Nature. That one who loves so much human being that test him to remember him his roots.

A Nature that doesn’t divide, that doesn’t put gender limits.

‘Ne song pas des garçons’  tell the mountain’s life trough the eyes, the noses, the legs and hands of a different side: that women’s one.

Rarely the wild and savage mountain’s space with rocks, cliffs, inaccessible parts and dens fogs are considered suitable for women.

This photographic project tells the slow and quiet flow of mountain’s life, the simplicity of steps and the Nature’s genuineness.

Eight young girls, every summer, decide to live tighter for a week in the wood, walking, escaping the Nature. Some of them are more than 18 years

old, some others younger. I’ve walked, slipped, cooked, breathed and peed in the wood with them for a whole week.

The Road’s essentiality, living together every day, suddenly are became little simples daily rituals.

 

 

Girls just love walking feeling the said in muscles because of the effort. They love arriving on the top of the mountain and deeply breathing the cold fog.

Girls assemble and disassemble the tent, they put it on their shoulders walking for a new places. They have dinner at 11.00 PM on a gas stove.

They don’t always want to wash themselves. They tell each others secrets.

They think that when they’ll be at home nobody will believe about meters in altitude that they have traveled. They make braids each others.

They use the same knife to cut: bread, woods, tarts. They lost in the wood, the they stop and try to find the right path.

Also girls love Mountains, but nobody tells it.